ONORIAMO I 150 ANNI DELL’ UNITA’ D’ITALIA

A TIRIOLO GLI ARDITI FESTEGGIANO L’UNITÀ D’ITALIA SULLE DUE RUOTE  TRICOLORE 

Tricolore, due ruote e pedali: una squadra di mountain bikers in divisa rossa ha sfilato per le vie di Tiriolo (CZ) lo scorso 17 marzo, festeggiando in maniera assolutamente originale la ricorrenza del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Impatto visivo molto suggestivo e una giornata davvero indimenticabile quella organizzata dalla società ciclistica “Gli Arditi” nel piccolo centro montano calabrese che guarda i Due Mari.  

Il presidente, Luigi Bevacqua , che proprio a Tiriolo ha fondato la prima scuola calabrese di mountain bike, entusiasta per la riuscita della manifestazione, ha affermato: “Sono felice per come si è svolta la giornata: la gente si è emozionata, qualcuno mi ha detto di essersi commosso nel vedere queste “giubbe rosse” (anche se non erano Mille!), per le vie del Paese con la bandiera, come tanti giovani garibaldini idealisti e valorosi!”. Emerge indubbiamente un grande amor di Patria dalle parole del Presidente degli Arditi, che ci ha detto ancora:  “Sono molto legato alle nostre origini e al nostro passato. Ripensando, in questi giorni di grande clamore, a quanti giovani – anche meridionali e calabresi – hanno perso la vita per quel sogno che oggi celebriamo come Unità del Paese, ho riflettuto sui tanti sacrifici necessari quando si vuole raggiungere una meta. Da atleta l’ho voluto ricordare attraverso lo sport, che, come poche altre esperienze nella vita, insegna che solo la costanza dell’impegno, la forza di volontà, la determinazione e il sacrificio conducono ai risultati attesi. Come Arditi  – ha affermato ancora Bevacqua – abbiamo voluto ricordare il sacrificio di giovani pieni di ideali con un esempio, il nostro, sicuramente non degno di essere paragonato al loro, ma con l’intento di indurre spettatori, partecipanti, cittadini, istituzioni a riflettere, ricordare e celebrare la nostra storia”.  

E come spesso accade quando si desidera fortemente una cosa, il sogno di Bevacqua è diventato realtà e di buon mattino, passato il temporale notturno che aveva fatto disperare, il raduno ha preso forma. A prendere parte alla sfilata non soltanto i giovanissimi atleti della Scuola di Tiriolo, ma anche alcuni rappresentanti di quella di Catanzaro, anch’essa gestita da Luigi Bevacqua, la prima del Centro Sud Italia realizzata grazie al coinvolgimento istituzionale congiunto della Regione Calabria e della Provincia di Catanzaro, che si svolge regolarmente nella bellissima cornice del Parco delle Biodiversità, fra arte e natura.  

“Il gruppo di mountain bikers che ha celebrato sui pedali l’Unità del Paese era differentemente composto – ha spiegato Bevacqua – : gli allievi di Tiriolo hanno un livello di preparazione discreto, essendo ancora in attesa di iniziare gli allenamenti di quest’anno, e quindi le loro performance sono state doppiamente meritorie; mentre la preparazione atletica degli allievi di Catanzaro è nettamente superiore, avendo iniziato dal mese di ottobre scorso la preparazione. Inoltre hanno sfilato gli atleti professionisti, me compreso, degli Arditi, con difficoltà chiaramente molto bassa”.  Il percorso, lungo all’incirca una decina di chilometri, è partito dalle vie basse del paese, con un livello di difficoltà lieve, che è andato via via aumentando man mano che il serpentone Tricolore si è avviato nel centro storico, partendo (neanche a farlo apposta, da Piazza Italia). “I miei ragazzi – ha spiegato con orgoglio Bevacqua – hanno superato salite con pendenze anche del 25%, onorando i 150 anni di Unità d’Italia sui pedali. Le pendenze complessive del percorso sono andate variando dal 15% al 25%. Per un ragazzo di 8 o 9 anni non è poco. Mi piace pensare che lo abbiano fatto per Amor di Patria: superando la difficoltà anche se fuori allenamento sono stati a loro modo piccoli patrioti!”.“Attraverso lo sport – ha affermato ancora – abbiamo voluto onorare questo momento storico, consapevoli che molta strada ha fatto questo nostro Paese, e che tanta ancora ce n’è da percorrere, con l’impegno di tutti”. Come dire, da sportivi e da meridionali, che l’allenamento non può certo dirsi concluso. Ma perdersi d’animo no!, raggiungere il traguardo e godere della vista riservata ai soli volenterosi che raggiungono la cima, è ciò che rende sopportabili le difficoltà della salita  

Il prossimo appuntamento che impegnerà gli Arditi è la Gara denominata “Via dei Francesi” (che si svolgerà in luglio a Tiriolo), valida come uno dei circuiti meridionali del Trofeo dei Parchi naturali del Centro-Sud. “Fanno parte di questo Trofeo anche circuiti del Centro e del Nord Italia, che alla fine gareggeranno assieme: un altro modo – ha concluso Bevacqua – per unire l’Italia sui pedali”.  

Articoli consigliati